The protection of child victims of violence represents an issue of significant concern given that – according to estimates – more than 50 million children in the EU experience some form of violence, abuse or neglect. The relationship between experiences of childhood trauma and long-term effects of children’s physical and psychological development is increasingly being acknowledged as a major public health challenge. Today there is full awareness that the protection of child victims of violence, abuse and maltreatment represents a challenge that requires the intervention of different services and professionals according to an integrated working approach guided by what is called the Trauma Informed Care (TIC) principles.
The TIC approach which originates in the United States raises awareness of the impact of child abuse and childhood trauma on an individual’s long-term mental and physical health. To mediate these consequences the TIC approach promotes key skills of recognizing and addressing trauma, staff training and workforce development as well as inter- disciplinary and cross sector collaboration between service providers and amongst systems of care.
In cases of violence against children a complex network of actors is involved (justice, social, health, educational and care services) who are required to share responsibility for intervention and “speak the same language,” not the language of their own discipline, but that stemming from the common knowledge of the meaning of trauma, the short- and long-term effects of childhood adverse experiences (ESI) on children’s well-being and mental health, the criteria for taking care of people who have been exposed to such experiences.
Indeed, Child protection systems across Europe are faced with the task of providing coordinated services that build the resiliency of affected children and reduce risk factors of trauma – including re-traumatization through service delivery. The focus on a trauma informed approach – in relation to care and services – reflects a growing body of research that demonstrates that trauma informed care can:
- help service providers, parents and systems recognize and respond to the needs of children who experience trauma;
- enhance the effectiveness of child-servicing systems by promoting a common language and procedures that support healing and prevent revictimization;
- support the capacity of adults (parents/caregivers) – all of whom have a role to play in TIC – to cope with their own responses to trauma.
The EC-funded project INTIT – Integrated Trauma Informed Therapy for Child Victims of Violence (881677 — I.N.T.I.T. — REC-AG-2019 / REC-RDAP-GBV-AG-2019) has focused on how to assure the provision of multiagency trauma informed interventions and services for child victims of interpersonal violence and abuse. This has been done with a specific focus on continued expansion of Barnahus in countries that have adopted the model (e.g., Estonia), while exploring how to assure the inclusion of trauma-informed integrated care in Member States.
The INTIT project aimed to assess, in each of the partner countries (Spain, Germany, Estonia, Cyprus), the compliance of trauma-exposed child protection systems with Trauma Informed Care (TIC) intervention standards and to strengthen the capacity of professionals and services targeting abused and maltreated minors to operate according to trauma informed approaches.
In order to enhance and expand the utilization of trauma informed care and services for child victims of violence, INTIT carried out activities at two levels: the level of knowledge and competences on trauma informed care and the systemic level. At the level of knowledge and competences the project aimed at building capacities among professionals on trauma informed principles, values and notions. As far as the systemic level is concerned, the aim was to promote integrated care provision, ensuring collaboration between different agencies (e.g., judicial, social, medical) capable of minimizing secondary victimization and maximizing the efficacy of the therapy and services provided locally while developing a national coordinated service provision system.
As a final event, this conference will provide an exchange opportunity between European experts and project partners, with a view to showing the potential of an integrated TIC approach in addressing the needs of vulnerable children and in supporting the capacity of child servicing systems and professionals to sustain the healing and build the resiliency of trauma survivors, based on the results of the INTIT project.
La protezione dei bambini vittime di violenza rappresenta una questione di grande interesse, dato che – secondo le stime – più di 50 milioni di bambini nell’UE subiscono una qualche forma di violenza, abuso o negligenza. La relazione tra le esperienze di trauma infantile e gli effetti a lungo termine sullo sviluppo fisico e psicologico dei bambini è sempre più riconosciuta come una sfida importante per la salute pubblica. Oggi c’è piena consapevolezza che la protezione dei bambini vittime di violenza, abuso e maltrattamento rappresenta una sfida che richiede l’intervento di diversi servizi e professionisti secondo un approccio di lavoro integrato guidato da quelli che vengono definiti i principi della Trauma Informed Care (TIC).
L’approccio TIC, che ha origine negli Stati Uniti, aumenta la consapevolezza dell’impatto dell’abuso e del trauma infantile sulla salute mentale e fisica a lungo termine di un individuo. Per mediare queste conseguenze, l’approccio TIC promuove le competenze chiave per riconoscere e affrontare il trauma, la formazione del personale e lo sviluppo della forza lavoro, nonché la collaborazione interdisciplinare e intersettoriale tra i fornitori di servizi e tra i sistemi di cura.
Nei casi di violenza sui bambini è coinvolta una rete complessa di attori (giustizia, servizi sociali, sanitari, educativi e di cura) che devono condividere la responsabilità dell’intervento e “parlare la stessa lingua”, non quella della propria disciplina, ma quella che deriva dalla conoscenza comune del significato di trauma, degli effetti a breve e a lungo termine delle esperienze avverse infantili (ESI) sul benessere e sulla salute mentale dei bambini, dei criteri di presa in carico delle persone che sono state esposte a tali esperienze.
In effetti, i sistemi di protezione dell’infanzia in tutta Europa si trovano di fronte al compito di fornire servizi coordinati che costruiscano la resilienza dei bambini colpiti e riducano i fattori di rischio del trauma – compresa la ri-traumatizzazione attraverso l’erogazione dei servizi. L’attenzione per un approccio informato sul trauma – in relazione all’assistenza e ai servizi – riflette un crescente numero di ricerche che dimostrano che l’assistenza informata sul trauma può:
- aiutare i fornitori di servizi, i genitori e i sistemi a riconoscere e a rispondere alle esigenze dei bambini che hanno subito un trauma;
- migliorare l’efficacia dei sistemi di assistenza all’infanzia promuovendo un linguaggio e procedure comuni che favoriscano la guarigione e prevengano la rivittimizzazione;
- sostenere la capacità degli adulti (genitori/caregiver) – che hanno tutti un ruolo da svolgere nelle TIC – di affrontare le proprie risposte al trauma.
Il progetto INTIT – Integrated Trauma Informed Therapy for Child Victims of Violence (881677 – I.N.T.I.T. – REC-AG-2019 / REC-RDAP-GBV-AG-2019), finanziato dalla Comunità Europea, si è concentrato su come garantire l’erogazione di interventi e servizi multiagency informati sul trauma per i bambini vittime di violenza interpersonale e abusi. Ciò è stato fatto con un’attenzione specifica alla continua espansione di Barnahus nei Paesi che hanno adottato il modello (ad esempio, l’Estonia), esplorando al contempo come assicurare l’inclusione di cure integrate informate sul trauma negli Stati membri.
Il progetto INTIT mirava a valutare, in ciascuno dei Paesi partner (Spagna, Germania, Estonia e Cipro), la conformità dei sistemi di protezione dell’infanzia esposti al trauma con gli standard di intervento Trauma Informed Care (TIC) e a rafforzare la capacità dei professionisti e dei servizi rivolti ai minori abusati e maltrattati di operare secondo approcci informati sul trauma.
Al fine di migliorare ed espandere l’utilizzo di cure e servizi informati sul trauma per i bambini vittime di violenza, l’INTIT ha svolto attività a due livelli: il livello di conoscenza e competenze sulle cure informate sul trauma e il livello sistemico. A livello di conoscenze e competenze, il progetto ha mirato a costruire le capacità dei professionisti sui principi, i valori e le nozioni di trauma informato. Per quanto riguarda il livello sistemico, l’obiettivo è stato quello di promuovere un’assistenza integrata, assicurando la collaborazione tra diverse agenzie (ad esempio, giudiziarie, sociali, mediche) in grado di ridurre al minimo la vittimizzazione secondaria e di massimizzare l’efficacia della terapia e dei servizi forniti a livello locale, sviluppando al contempo un sistema nazionale coordinato di fornitura di servizi.
Come evento finale, questa conferenza offrirà un’opportunità di scambio tra esperti europei e partner del progetto, con l’obiettivo di mostrare il potenziale di un approccio TIC integrato nell’affrontare i bisogni dei bambini vulnerabili e nel sostenere la capacità dei sistemi di assistenza all’infanzia e dei professionisti di sostenere la guarigione e costruire la resilienza dei sopravvissuti al trauma, sulla base dei risultati del progetto INTIT.